Che palle le basse fermentazioni, o forse no

Pubblicato: dicembre 6, 2013 in Tecnica

Cotta PilsEbbene sì, il mio lunghissimo e forse apprezzato silenzio è stato causato dalla bassa fermentazione.
Era da tempo che ci pensavo, che facevo e rifacevo la ricetta per una Bohemian Pils ma senza un frigo ed un termoregolatore tutto è impossibile.  Il primo tentativo dello scorso anno, seppure gradevole e privo di difetti, non era apprezzabile, la temperatura di fermentazione poco stabile e non ottimale aveva vanificato i miei sforzi. L’unica attrezzatura che un anno fa avevo a disposizione era un box di legno coibentato con poliuretano esapanso e qualche bottiglia di acqua ghiacciata, niente frigo, niente termoregolatore. Nulla di nulla insomma.
Dopo il trasloco, con un box a disposizione mi sono concesso un bel frigo vetrina per gestire in maniera ottimale la fermentazione e tutto ciò che è legato alla temperatura.
Finalmente dopo aver concluso la preparazione delle birre dedicate al concorso Brassare Romano mi sono potuto dedicare ad una birra extra concorso e quindi vai con la pils. Ho letto con molta attenzione l’articolo di Arioli su Fermento Magazine per farmi un’idea migliore e fare meno minchiate. Uno stile così preciso e pulito non ammette errori.
Con la cotta ho avuto modo di testare il coperchio motorizzato sulla nuova pentola e con le nuove pale ed il nuovo filtro bazooka.

Queste le indicazioni per la mia ricetta:
OG: 1.056
FG: 1.012
IBU: 40
EBC: 6

Malti utilizzati
Pils tedesco 93%
Carapils 7%

Luppolo utilizzato: Saaz 100% con aggiunte a 90-30-10-0 minuti

Lievito: Secco Saflger W34/70

Mash
Protein rest 15min@50°C
Saccarificazione 40min@66°C
Mashout 10min@77°C

Ho scelto 66° per lo step poichè le Boehmian Pils, a differenza delle tedesche, hanno un corpo un pochino più pieno ed un carattere più maltato. Speriamo che questa scelta mi abbia aiutato a mettere in luce questi due aspetti.
Ho inoculato il lievito a 18°C ed ho impostato dopo qualche ora il target a 10°C, dopo due giorni di fermentazione ho abbassato ulteriormente a 7.5°C fino al raggiungimento della SG voluta. Raggiunta questa ho effettuato un dyacetil rest a 15°C per 3gg. Passato questo tempo ho effettuato un travaso e successivamente una lagherizzazione a 0°C  per 3 settimane, terminata questa fase ho voluto procedere con un dry hopping di 2gr/lt per due settimane impostando la temperatura a 6.5°C.
Se non ci saranno intoppi domenica dovrei imbottigliare previa blanda filtrazione con una classica tenda tipo Sarita di IKEA molto usata da chi fa BIAB:

Vi farò sapere, anzi magari  per gli HB romani ci sarà anche modo di testarla in prima persona.

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